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Trasforma la tua biblioteca in un hub per i contenuti ad accesso aperto

Dott. Thomas E. Phillips

La biblioteca che mi è stata affidata, la Open Access Digital Theological Library (OADTL), ha una missione chiara. Il nostro obiettivo è quello di rendere accessibili alla comunità globale contenuti di alta qualità e ad accesso aperto nel campo degli studi religiosi attraverso un unico e accurato servizio di ricerca. Può sembrare un obiettivo irraggiungibile, ma scommetto che potresti sicuramente elaborare una missione simile per la tua istituzione

Riempire lo spazio vuoto:

La nostra biblioteca si impegna a rendere accessibili alla comunità globale contenuti di alta qualità e ad accesso aperto in [la nostra area di competenza] attraverso un unico e accurato servizio di ricerca.

È bello da immaginare, non è vero? Ebbene, sono qui per spiegarti come puoi raggiungere questo obiettivo con pochissimi costi generali e senza aumentare il personale.

Hai già tutti i pezzi, basta metterli insieme

Sono sicuro che ti è capitato spesso: mentre stavi cercando informazioni per qualcuno su un determinato argomento, hai trovato un‘opera altamente specifica che, guarda caso, era ad accesso libero. Hai provato sollievo, forse, perché sapevi che bastava fornire il link, e che sarebbe stato facilissimo. Niente paywall, niente problemi di autenticazione, ecc. E hai pensato: “Non sarebbe fantastico se qualcuno mettesse tutto il materiale di alta qualità e ad accesso libero su questo argomento in un unico posto per facilitarne l’accesso?”.

È esattamente quello che stiamo facendo. E puoi farlo anche tu. Per noi i pezzi del puzzle erano:

  • Una disciplina specifica (studi religiosi)
  • Una tecnologia che consente una facile catalogazione e la creazione di collezioni elettroniche
  • Un programma di formazione e qualcuno che si occupi dell’insegnamento
  • Le esigenze dei laureati per esperienze lavorative reali

La nostra lampadina si è accesa quando ci siamo resi conto che la “ricerca di perle” da inserire nelle collezioni ad accesso aperto poteva essere fatta da laureati in biblioteconomia. Quello che era un lavoro costoso e ripetitivo per il mio team è diventato una caccia al tesoro interessante e istruttiva, che ha dato un senso ai giovani bibliotecari.

Una rete di stagisti, una rete di dati

In molti casi i grandi contenuti ad accesso aperto sono già disponibili e catalogati da biblioteche, musei, società scientifiche, depositi istituzionali e archivi. Solo che non sono stati raccolti e curati in modo da renderli facilmente scopribili.

Nell’avviare questo processo, il team dell’OADTL ha progettato alcuni semplici materiali formativi per far sì che i laureati in scienze biblioteconomiche si aggiornassero rapidamente su come trovare contenuti OA meritevoli che fossero già stati catalogati in WorldCat. Nell’ambito degli studi religiosi, abbiamo dato loro il massimo margine di manovra per creare una collezione basata sui loro interessi. Così, uno studente che si specializza in un particolare periodo storico può trovare materiale di quell’epoca. Oppure chi ha esperienza in una lingua, un’area geografica o una tradizione religiosa specifica può concentrarsi su di essa. L’idea è chiara.

Dopodiché li abbiamo istruiti sui processi di catalogazione corretti in WorldShare Collection Manager per creare collezioni di knowledge base condivisibili in WorldCat. Hanno anche impostato il campo 856 in modo che quando i ricercatori utilizzano l’opzione “Open Access” in WorldCat.org, il record venga visualizzato correttamente.

Come abbiamo trovato gli stagisti per questo progetto? Semplicemente contattando i colleghi docenti di biblioteconomia di altre istituzioni. So che gli studenti sono sempre alla ricerca di un’esperienza concreta che possa essere valorizzata e inserita nel loro curriculum. La possibilità di creare collezioni OA personalizzate, basate su specifici argomenti, utilizzando piattaforme molto apprezzate e popolari come WorldCat, è un’idea facile da vendere.

È una grandissima vittoria!

Quando una nuova collezione è completa, è disponibile attraverso il nostro motore di ricerca e diventa accessibile a tutti. Questo è l’obiettivo finale della maggior parte dei progetti come questo, ed è ciò che è in linea con la nostra missione. Ma ciò che è stato sorprendente è scoprire quante “vittorie” riusciamo a ottenere davvero.

  • Gli utenti finali hanno accesso a materiali di qualità e ad accesso libero
  • Gli educatori che si occupano di questioni di equità possono supportare le loro comunità
  • Gli studenti acquisiscono competenze tecnologiche e di elaborazione di collezioni nella vita reale
  • Biblioteche, archivi e musei rivelano meglio i loro contenuti elettronici esistenti
  • Le biblioteche risparmiano tempo e denaro quando possono contare su contenuti ad accesso aperto ben organizzati
  • Le biblioteche possono concludere accordi migliori con gli editori

Quest’ultimo punto ti ha sorpreso? Anche a noi! Quando abbiamo iniziato ad avere un’idea precisa della quantità di contenuti ad accesso aperto che possedevamo, e un elenco esaustivo di tutte le aree tematiche, le nostre biblioteche hanno potuto rispondere ai preventivi di abbonamento dei fornitori di contenuti e chiedere loro di eliminare i titoli ad accesso aperto che sapevano di avere già a disposizione. In alcuni casi questo ha significato un risparmio di quasi il 50%.

Ora tocca a te

Devi porti queste tre domande:

  • Hai un’area tematica importante per la missione educativa, il prestigio o la proposta economica della tua istituzione?
  • Hai una persona nello staff che potrebbe occuparsi della gestione iniziale del progetto e della formazione per un programma come questo? (Non per il lavoro in sé, ma per preparare gli studenti al successo).
  • Ritieni che i materiali ad accesso aperto svolgano un ruolo importante nel fornire un’educazione e un apprendimento equi?
  • Hai risposto di sì a tutte e tre le domande? Allora puoi iniziare subito.

I materiali ad accesso aperto sono là fuori, nelle nostre biblioteche, archivi e musei, a volte visibili, ma difficili da trovare, a volte addirittura invisibili. Il pubblico dei discenti, degli studenti e dei cittadini vuole trovarli. Abbiamo gli strumenti per renderli più facilmente reperibili. E gli studenti di biblioteconomia di oggi hanno la grinta, il cuore e le capacità investigative per creare questi collegamenti - e hanno bisogno di crediti!

Facciamo quello che sappiamo fare meglio... lavorare insieme per rendere disponibili più contenuti gratuiti e di valore alle persone che ne hanno più bisogno.

Maggiori informazioni su come la Biblioteca teologica digitale ad accesso aperto utilizza WorldCat e WorldShare.

Il seguente articolo è stato pubblicato originariamente su OCLC Next.

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