Coinvolgere docenti e studenti tramite le collezioni digitali
Le ragioni per digitalizzare le collezioni delle biblioteche sono tante quante sono le collezioni stesse. Le biblioteche pubbliche possono farlo per curare e promuovere la storia o la cultura locale. I musei, naturalmente, vogliono rendere i loro tesori disponibili per lo studio e la fruizione anche a chi non può visitare l'edificio fisico in cui sono conservati. Sebbene le biblioteche accademiche abbiano altrettanti motivi per avviare un progetto specifico di digitalizzazione, spesso hanno in mente un obiettivo a lungo termine: promuovere lo studio e l'apprendimento che la collezione può generare.
Arricchire i corsi di studi con materiali unici
La Rare Books and Special Collections Library dell'American University del Cairo offre un ottimo esempio di come le biblioteche possano coinvolgere docenti e studenti tramite le loro collezioni digitali. La biblioteca, insignita del premio UNESCO/Jikji Memory of the World Prize nel 2022, serve quasi 7.000 studenti, in parte rendendo facilmente accessibili materiali rari. Fin dagli anni Cinquanta, la biblioteca ha raccolto risorse uniche, e la sua istituzione ufficiale negli anni Novanta ha segnato l'inizio di un'importante epoca per quanto concerne la conservazione culturale.
Come possono i vostri docenti integrare i vostri materiali digitali rari nel loro curriculum? Ecco alcune idee per iniziare:
- Apprendimento diretto. Fornite ai docenti informazioni basate sulle descrizioni dei corsi attuali. Cercate di essere creativi su come e dove i materiali possono essere inseriti nell'insegnamento. Ad esempio, i materiali storici possono essere utilizzati come spunti di scrittura creativa o le fotografie come parte di progetti artistici. Oppure possono costituire lo spunto per tenere delle discussioni in classe e per sviluppare le capacità di pensiero critico.
- Progetti di ricerca. Collaborate con i docenti per incoraggiare gli studenti a utilizzare le collezioni digitali della vostra biblioteca come fonti primarie per progetti di ricerca. Questo non solo migliorerà le loro capacità di ricerca, ma farà anche apprezzare maggiormente le peculiarità della vostra istituzione.
- Mostre e presentazioni virtuali. Promuovete il riutilizzo dei materiali digitali (quando il copyright lo consente) come parte dei progetti di presentazione di studenti o docenti. Ciò può aiutare gli studenti a imparare a curare i contenuti, a sviluppare narrazioni intorno a temi specifici e a utilizzare gli strumenti digitali per esprimersi in ambito accademico e creativo.
Indipendentemente dalle attività, fate sì che le persone possano accedere alle vaste risorse della vostra biblioteca.
Collaborare con partner ed ex-allievi
Le collaborazioni di successo della American Library con istituzioni esterne - come il prestito di disegni architettonici originali al Museum of Modern Art (MoMA) di New York - dimostrano come i contenuti digitalizzati abbiano la potenzialità di creare connessioni potenti. Lavorando con la biblioteca, i docenti possono sfruttare le collezioni digitali per progetti di ricerca innovativi, attività di finanziamento o per sviluppare una comunicazione con gli ex allievi. Ad esempio:
- Materiali di orientamento. Se le collezioni della biblioteca sono particolarmente interessanti per un argomento o una disciplina specifica, collaborate con la vostra istituzione per incorporare il loro valore nei materiali di orientamento. Arricchire un invito composto di solo testo con link a contenuti digitali interessanti potrebbe migliorare i tassi di risposta e attirare più talenti.
- Opportunità di co-branding o di sponsorizzazione. Valutate il potenziale della vostra collezione per sostenere le partnership. C'è una collezione particolarmente "adatta" ad aziende, marchi o gruppi esterni? E una partnership avvantaggerebbe il marchio o migliorerebbe la reputazione della vostra istituzione, dei docenti coinvolti e dell'organizzazione partner?
- Collegamenti con gli ex-alunni. In alcune istituzioni, le organizzazioni di ex-alunni faticano a trovare contenuti significativi o modi per rimanere in contatto dopo la laurea. È possibile creare eventi, aggiornamenti e attività intorno alle collezioni digitali che rafforzino l'importanza dell'alma mater, migliorando, al contempo, la reputazione della biblioteca.
Dedicate un po' di tempo a identificare possibili destinatari e obiettivi insieme al vostro corpo docente e gli altri dipartimenti universitari. Ci possono essere molti modi per sfruttare i vostri contenuti digitali che possono aiutare i vostri colleghi a raggiungere i loro obiettivi.
Promuovere la diversità e l'inclusione digitale
La American University ha reso più accessibili le proprie collezioni digitali anche aggiungendo metadati in lingua araba. Questo approccio non solo aumenta il coinvolgimento degli utenti, ma sostiene anche la missione dell'università di fungere da ponte tra le culture. Prendete in considerazione la possibilità di lavorare insieme ai docenti per identificare le risorse e i destinatari che potrebbero essere trascurati dai materiali convenzionali. In che modo le collezioni digitali della vostra biblioteca possono "fare da ponte" tra comunità diverse? Anche l'atto di presentare le risorse in classe può aiutare gli studenti a sviluppare competenze informative critiche, consentendo loro di navigare e interpretare una gamma più diversificata di fonti.
Usare il passato per creare un futuro più luminoso
Le collezioni digitali possono svolgere un ruolo importante nella vita accademica, sostenendo la missione della vostra istituzione di educare e coinvolgere comunità diverse. Rendendo accessibili collezioni rare e uniche, non vi limitate a preservare il vostro ricco patrimonio, ma offrite risorse che docenti e studenti possono utilizzare per comprendere il passato in modi che influenzeranno positivamente il futuro. Quando pensate alle vostre collezioni digitali in modo strategico - ed entrate in contatto con docenti e studenti secondo modalità nuove - potete incentrare queste discussioni sul valore che la vostra biblioteca è in grado di offrire.
Il seguente articolo è stato pubblicato originariamente su OCLC Next.